My life in Venice

Pittura e Fotografia, arti sorelle sensibili alla luce e alle sue magie: questo filo che lega i quattro artisti, due pittori – Carolina Italiani e Massimo Lomi – e due fotografi – Mirella La Rosa e Stefano Pandiani -che esporranno le loro opere dal 27 maggio al 5 giugno 2022 alla Sala San Tommaso in Campo Santi Giovanni e Paolo a Venezia, città alle cui atmosfere si ispirano tra l’altro, in modi diversi, gli autori .
L’inaugurazione, che si terrà venerdì 27 maggio alle ore 18.30, avrà come ospite d’onore l’attrice Ottavia Piccolo che presenterà la mostra attraverso una serie di letture. 

Immagini delle opere esposte  

Le Creature di Pietra

Le Creature di Pietra 

Venticinque disegni , realizzati con carboncino, matita e tempera bianca , che raffigurano alcune delle sculture e bassorilievi, sia in pietra che in bronzo della città di Venezia.

Sulla scia di John Ruskin , studioso e pittore inglese dell’ottocento, testimone dell’arte e dell’architettura veneziana di quel periodo. Mi sono sempre interessata al disegno e lo studio dei particolari architettonici della citta lagunare , molti dei quali  romanico – bizantini.

Come lo stesso Ruskin ha insegnato, in questo campo la fotografia è’ stata un valido aiuto a conservare questi dettagli nel tempo.

Perciò con supporto  fotografico si sono valorizzati opere d’arte e dettagli che con il disegno prendono vita.

Le mie “creature di Pietra”sono un inno alla grafica e alle tecniche artistiche tradizionali.

Un incantevole viaggio alle origini della storia dell’arte Veneziana

Stone creatures

Twentyfive drawings made with charcoal,  pencil and white tempera that represent some of the sculptures and bas-relieve,  either in  stone or bronze,  scattered throughout the city of Venice.  All this following  John Ruskin path, the english scholar and painter,  who, in the  eighteen century   was a  witness of the venitian art and  architecture.  I have always had a great interest in drawing and studying the architectural details of the lagoon city,  many of which belong to the romanesque or byzantine culture. As Ruskin himself taught us, in this particular field,  photography has been of great help to preserve these details throughout time.

That’s why, thanks to the contribution  of photography,  it has been possible to appreciate works of art and details which are then revitalized by the art of drawing

My “Stone creatures” are an hymn to graphics and to the traditional  techniques.

An enchanting journey back to the origin of the History of Art in Venice.

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Il Ca’ Pisani hotel ospita l’inaugurazione della mostra delle opere di Carolina Italiani dal titolo ‘Il mio sguardo su Venezia’, che si terra’ Giovedi’ 1° Marzo alle ore 18.00.
Quello che caratterizza e contraddistingue quest’artista è la sua capacità di spigolare tra le pieghe del passato e, al tempo stesso, di insinuarsi nell’attualità sociale veneziana, riuscendo a coniugare la bellezza dell’architettura dei secoli trascorsi con la visione quotidiana della città. Saranno esposti alcuni dei suoi quadri realizzati ad acquerello, pastello ed olio materico, che reinterpretano in pittura una sua Venezia intima, affettiva.
Carolina Italiani, genovese di nascita, è cresciuta tra la città della Serenissima e quella della Lanterna, dove ha completato gli studi d’Arte, approfondendoli poi in Spagna.
Il suo percorso espositivo veneziano inizia nel 2015 alla mostra “Photissima“, curata dalla Fondazione Artevision (nell’ambito del circuito cittadino della Biennale d’Arte Contemporanea). Nel 2017 partecipa ad una collettiva al Centro d’Arte San Vidal, presso la Scoleta di S. Zaccaria, alla mostra “Echi di Arte Viva”, che la vede anche in veste di curatrice. Sempre al Centro d’Arte San Vidal, partecipa in seguito anche alla mostra “Artechiamaarte”.
La mostra sarà aperta al pubblico (entrata libera) dal 2 marzo al 1° aprile con orario 9.00 – 19.00.
#mostrevenezia #capisanihotel #carolinaitaliani #arteavenezia

Ca’ Pisani hotel hosts the works exhibition by Carolina Italiani ‘My vision of Venice’, which will take place on Thursday 1st March at 6.00 p.m.
This artist is characterized and distinguished by her ability to seek through the folds of the past and, at the same time, to creep into the social reality of Venice, succeeding in combining the beauty of the architecture of the past centuries with the daily vision of the city. Some of her paintings are made with watercolour, pastel and materic oil, reinterpreting her intimate, emotional Venice in painting.
Carolina Italiani, who was born in Genoa, grew up between Venice and Genoa, where she completed her art studies and then deepened them in Spain.
Her Venetian artistic journey begins in 2015 with her paintings at “Photissima” exhibition, curated by Artevision foundation (in the circuit of the Biennale Arte). In 2017 she took part in a group show at the Centro d’Arte San Vidal, at the Scoleta di S. Zaccaria, in the exhibition “Echi di Arte Viva” as curator. Still at the Centro d’Arte San Vidal, she also participated in the exhibition “Artechiamaarte”.
The exhibition will be open every day from March 2nd to April 1st, from 9 a.m. until 7 p.m. Free entrance.
#veniceexhibition #capisanihotel #carolinaitalianipainter #artinvenice

Opere in esposizione

Mostra Il Paesaggio Veneziano dal 15 al 23 Settembre 2017

Inaugurazione Venerdì 15 Settembre ore 17.30

Scuola di San Teodoro – Campo San Salvador a Venezia.

Il Paesaggio Veneziano home
Elenco degli Artisti
Il Paesaggio Veneziano home2
Presentazione
Il Paesaggio Veneziano home

Artechimaarte -Biennale a Confronto – Centeo d’Arte San Vidal -Campo San Zaccaria Venezia 

Dettagli

A Venezia è tempo di Biennale, la grande Kermesse che ogni due anni porta in laguna il meglio dell’arte mondiale con lo scopo di confrontare idee e soluzioni artistiche sempre in bilico.Ed è il tempo in cui, da oltre un decennio, il Centro d’Arte San Vidal – U.C.A.I. di Venezia offre ad un selezionato numero di suoi Soci la possibilità di confrontarsi con un mondo ove tutto sembra in veloce evoluzione per tentare di capire se i valori della tradizione possono ancora misurarsi con il tempo delle novità, talvolta esasperate, quasi a sfidare il nuovo che avanza con la forza dell’imponderabile: tutto ciò senza nulla togliere ad un presente ricco di pensieri tradotti in declinazioni le quali, talvolta, offrono il fianco a ponderate critiche e reminiscenze sul passato. Ecco, allora, nelle sale della Scoletta di San Zaccaria a Venezia, adornate della sola storia delle antiche pietre e del silenzio che da secoli le riempie, svolgersi la prestigiosa Mostra “ARTE CHIAMA ARTE – BIENNALE A CONFRONTO 2017” ove qualche decina di Artisti delinea il proprio talento, credenti ancora nel valore di una tradizione che, in alcuni casi, appare ripiegata su se stessa quasi vinta dal vento impetuoso delle novità che avanzano. Ma chi ha fede non si arrende facilmente ed è ciò che questi espositori intendono dimostrare con il proprio lavoro, evidenziando nelle loro opere un aprirsi al tempo nuovo senza con ciò abiurare quel che le nostre radici hanno innestato nel fertile terreno della nostra storia artistica in cui tutti loro credono fermamente.Con tale assunto, tuttavia, si vuole sottolineare con chiarezza che, se nulla del passato debba essere obliato, egualmente il nuovo, qualora sincero, debba essere accettato da tutti coloro che nell’Arte trovano un rifugio per l’anima a compensare il disdoro che il quotidiano ci riserva, avente pure lo scopo di sollevare lo spirito anche a chi dell’arte si abbevera pur senza produrla. Ed è con il clima che questi pensieri suggeriscono che possiamo affrontare l’incontro con questi lavori, ove ognuno degli Autori ha soffuso il proprio intimo relazionarsi con la vita e con l’arte. Qui scopriamo visioni assolute di luce e trascendenza, scoperte di verità interpretate come passate al setaccio della coscienza collettiva quanto del sentire del singolo individuo. E’ bello scoprire come la linea possa essere travisata e divenire un cerchio realizzato con la forza dell’immaginazione e la spinta della poesia; incontriamo puranco lo scontro della luce con il buio ove i sentimenti vengono vestiti di colore e di ricerca interiore fino a farsi confessioni di cose sempre pensate e mai dette. Insomma al cospetto dell’Arte ci sentiamo rinnovati nel nostro pensare oppure confermati dell’intuizione di un attimo fuggente che ci aveva colto in un momento di esame del nostro essere. Qui, dunque, possiamo sentirci di fronte allo specchio delle nostre emozioni le quali, grazie all’Arte di questi Artisti abbiamo avuto il coraggio di liberare. Artisti espositori: Luca Alberici – Elena Borboni – Renata Capitanio – Mauro Cominoli – Marina Della Torre – Silvio Geat Alessandra Guenna – Carolina Italiani – Paolo Madonia – Gabriella Martino – Giordano Passera – Valerija Popova Marco Provenzale – Yana Roshchupkina – Giovanni Toniatti Giacometti – Antonio Vianello – Sabina Zambon

In Occasione della Mostra “Echi di Arte Viva “espongo”My life in Venice” una serie di 12 Acquerelli su Carta Fabriano applicata su tela 40 x 40 cm .

Le opere rimarranno in mostra al Centro d’Arte San Vidal in Campo San Zaccaria a Venezia  per tutto il mese di Maggio .

 “ My life in Venice ”

Composizione 12 Opere su Carta Fabriano applicata su tela 40 x 40 cm. 2017

Pittrice, illustratrice e grafica. Nasce nel 1977 e lavora a Genova.

Appassionata fin da bambina al disegno ,compie gli studi all’Accademia Ligustica di Belle Arti, allieva di Luigi Sirotti, Paola Ginepri e Guido Zanoletti e già dai primi degli anni novanta espone in collettive e vince i primi concorsi di pittura estemporanea in Italia ed all’estero.Nel 98 le viene assegnata una borsa di Studio per un anno all’Università Complutense di Madrid dove realizza corsi d’incisione ed illustrazione.Nel 2010 espone la sua prima Mostra Personale presso Galleria Arte Studio di Genova ed dal 2014 collabora con la Direzione Artistica di Spazio Arte di Gavi gestendo la comunicazione e l’organizzazione di Mostre d’Arte.

Negli ultimi anni ha esposto a Milano,Torino, Venezia,Roma, Valle d’Aosta.

Dal paesaggio reale a quello piu’ intimo, personale, legato  a Venezia, sua seconda città per via della famiglia da parte Materna. I luoghi che riconducono ad i periodi della vita vissuta, aelle emozioni, quelle immagini impresse nella mente che si abbinano i tanti ricordi d’infanzia.

“ …In questo ciclo di opere il legame con l’acqua non è un semplice dato iconografico, intride il supporto marcando l’impianto della rappresentazione stessa.

Se le figure tracciate, fedeli al disegno, sono illuminate da un’accensione interna che irradia anche da viste crepuscolari, le linee dei contorni sfumano sciogliedosi nelle campiture luminose dei fondi, al tatto evanesceti, come immagini riflesse sulla corrente.

I cieli in particolare soffermano l’emozione. Dominano lo spazio pittorico e solo il profilo di uno skyliner, forse abitato, suggerisce l’esistenza di una parte solida. I cieli si manifestano infatti quale campitura gestuale mobile, una liquidità in espansione sul supporto in vortici cromatici cangianti, dove la scala tonale percorre i brividi freddi di molecole umide…”

My life in venice

A composition of 12 works on Fabriano paper applied on canvas 40×40 cm – 2017 –

Painter, illustrator and graphic designer,  born in Genoa in 1977 where she lives and works. Since her childwood she is fond of drawing , a passion that leads her to make her studies at  the Accademia Ligustica di Belle Arti in Genoa. Already in the early nineties she takes part in collective art exhibitions and is aworded several prizes both in Italy and abroad. In 1998 she wins a one year scholarship to study at the “Universidad Complutense of Madrid” where she follows courses of engraving and illustration. In 2010 she  presents her works  on the occasion of her first personal exhibition at the Gallery “Arte  Studio” in Genoa and, as from 2014, she begins her collaboration with the Art Direction of the Spazio Arte Association in Gavi.

Recently she has taken part in exhibitions in Milan, Turin, Venice, Rome and Valle d’Aosta

From real landscapes to the most inner, personal ones, tied to Venice, her second town because of family links. Places that  bring back to moments of her past life, emotions and images engraved in her mind, connected to so many memories of her childwood.

…” In this series of works the link to water is not a simple iconographic element but is intrinsic to the very representation.  The figures drawn, faithul to the design, are illuminated by an internal light, still bright in spite of crepuscular atmosheres.The contour lines fade away and melt with the background bright colors creating evanescent images, as if they were reflected on the current.

But most of all  skys grasp your emotion. They dominate the painted space and only the skyline profile, perhaps inhabited, suggests the existence of something tangible.  Skys are moving, expanding on chromatic iridescent vortex of colors while the scale of tones travels through the cold thrills of humid molecules…”

Elena Carrea from “Warter perceptions” December 2016